Se vedi un incendio chiama il 115
Perugia, 27 giu. 012 - "Il confronto con esperti di livello internazionale contribuisce ad allargare le conoscenze di ciascuno e a mettere a disposizione della politica informazioni utili per individuare le migliori strategie per la conservazione delle risorse e lo sviluppo economico del settore forestale a livello locale". Lo ha affermato stamani l'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, in apertura dei lavori del seminario del progetto europeo For-Climadapt, "Adattamenti degli spazi forestali mediterranei ai cambiamenti climatici", nell'ambito del Programma transnazionale MED di cooperazione territoriale, finanziato dai fondi strutturali dell'Unione Europea per il periodo 2007-2013.
"Negli ultimi anni le foreste hanno assunto sempre maggiore importanza nell'ambito delle politiche connesse ai cambiamenti climatici - ha detto l'assessore Cecchini che, riferendosi nello specifico all'Umbria, ha ricordato che, "le foreste occupano oltre il 44 per cento del territorio regionale, a fronte di un valore medio italiano di circa il 34 per cento. E' opportuno sottolineare quindi - ha detto - come il nostro limitato territorio sia caratterizzato da un'elevata biodiversità".
"Questa grande diversità di situazioni - ha riferito l'assessore - se da un lato può contare su indirizzi generali e strumenti di pianificazione forestale nel loro complesso coerenti e ben centrati sulle esigenze del settore, lo stesso non si può affermare riguardo agli strumenti finanziari a disposizione. Mai come oggi infatti, - ha aggiunto - il settore forestale ha potuto fare riferimento ad un quadro di indirizzi chiari ed esaustivi come quello messo a punto nell'ambito della Conferenza Ministeriale per la Conservazione delle Foreste in Europa. Così come l'organica e coerente articolazione degli strumenti di politica forestale, che partendo dalla Strategia forestale dell'Unione europea e dal relativo Piano di azione per le foreste, attraverso il Programma quadro per il settore forestale predisposto a livello nazionale, hanno consentito la redazione di un Piano forestale regionale in grado di trasferire ed adattare alle specificità regionali i principi stabiliti a livello sovra ordinato".
Secondo Cecchini però, "l'adeguatezza e l'efficacia dei documenti di indirizzo e strategici dell'Unione europea spesso non si traducono in altrettanta efficacia degli strumenti di sostegno finanziario che appaiono troppo segmentati e con evidenti limiti operativi. Ciò rende difficile garantire un'adeguata azione di mantenimento e potenziamento delle funzioni svolte dalle foreste".
"L'esempio più importante è costituito dalle rilevanti difficoltà di potere presentare un unico progetto per la filiera bosco-legno-energia - ha precisato - Oppure il non riconoscimento nelle misure forestali del Programma di Sviluppo Rurale degli interventi di miglioramento dei castagneti da frutto. Occorrono invece strumenti di sostegno finanziario flessibili in grado di recepire ed adattarsi alle diverse necessità di intervento rilevate a livello locale - prosegue l'assessore - E' necessario inoltre, che a livello comunitario venga presa in debito conto la specificità delle foreste mediterranee. Esse sono estremamente diversificate, a volte poco remunerative dal punto di vista produttivo, ma molto significative per gli aspetti ambientali, paesaggistici e sociali nonché particolarmente sensibili a certi fenomeni climatici estremi (periodi secchi ed alte temperature) la cui intensificazione, prevista dagli scenari di cambiamento climatico, determina un elevato innalzamento delle condizioni di rischio per gli incendi boschivi che si scontra con l'azzeramento, nel 2011, dei fondi nazionali della legge quadro in materia e per l'esaurimento nel 2006 delle risorse finanziarie, fondamentali per le attività di prevenzione degli incendi, rese disponibili da regolamenti comunitari".
Concludendo l'assessore Cecchini ha evidenziato che "l'attuale congiuntura economica e le ristrette disponibilità finanziarie conseguenti, impongono l'individuazione di priorità fra le attività precedentemente ritenute tutte prioritarie. E' in congiunture come quella attuale che è necessario scegliere sapendo che le nostre decisioni avranno ripercussioni dirette sulla qualità della vita per le generazioni future. Il fatto che la Regione Umbria, continui oltre al 2011, anno mondiale della foresta, ad organizzare momenti di confronto, rappresenta il segno dell'importanza che queste tematiche hanno nell'ambito della programmazione regionale. L'obiettivo finale è quello di garantire nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale, oltre a strumenti normativi più snelli, misure a sostegno della filiera del legno per far sì che i nostri boschi continuino a rappresentare anche una risorsa economica importante per la produzione di energia".
I lavori del seminario proseguiranno fino a venerdì.